Com'è "La prigioniera", il film di Alejandro Amenábar su Cervantes?

The Captive , il film scritto e diretto dallo spagnolo Alejandro Amenábar sulle esperienze del giovane prigioniero Miguel de Cervantes , ha anticipato l'uscita in Spagna al 12 settembre, secondo quanto comunicato dalla Disney, che distribuisce il film.

"Entrare nella testa e nel cuore di uno dei più grandi talenti della letteratura è diventato il compito più intenso e personale della mia carriera", afferma il regista e sceneggiatore nella dichiarazione. Spera che il pubblico conosca Cervantes (1547-1616) tanto quanto lui crede di conoscerlo ora.

A febbraio è stata annunciata la data di uscita prevista per il 17 ottobre per questa coproduzione ispano-italiana, che prevede anche la collaborazione di Netflix, RTVE e RAI Cinema , e il finanziamento dei Ministeri della Cultura spagnolo e italiano.

L'autore del Don Chisciotte è interpretato dallo spagnolo Julio Peña ( Berlino, Attraverso la mia finestra ).

Con un cast che comprende, tra gli altri, Alessandro Borghi ( Las Ocho Montanas ), Miguel Rellán, Fernando Tejero, José Manuel Poga, Roberto Álamo e l'esordiente Luna Berroa, le riprese si sono svolte in Spagna.

"L'autore del Don Chisciotte ha lasciato una storia incredibile da raccontare. La sua", recita la locandina del film, che mostra Peña con una mano nascosta nella giacca, poiché quando fu catturato in alto mare dai corsari arabi e portato ad Algeri come ostaggio , era già rimasto senza una mano nella battaglia di Lepanto.

Amenábar scrive che "nel 1575 le porte della libertà si chiusero per Miguel de Cervantes , ma in cambio si aprirono le porte della sua immaginazione e della sua umanità".

"Mentre elaborava piani rischiosi per evadere da una tetra prigione araba , il giovane soldato fu costretto a conoscere il mondo dei suoi carcerieri e a interagire con loro sul suolo nemico", ha aggiunto.

Fu tra i suoi compagni di prigionia, dice, che "scoprì la sua vocazione di narratore senza pari", afferma il regista di Tesis e Los otros .

Amenábar (Santiago del Cile, 1972) vuole portare lo spettatore in " un viaggio indietro nel tempo per rivedersi lì , tra corsari, prigionieri, rinnegati, amici e nemici... a guardare e ad ascoltare quell'uomo affascinante che non sapeva ancora di essere un genio".

Il regista spagnolo ha vinto l'Oscar come miglior film straniero nel 2005 per Mare dentro e ha vinto diversi premi Goya per il cinema spagnolo e altri riconoscimenti in festival come quello di Venezia.